martedì 25 dicembre 2007

Sugli auguri di Natale



Lettera di Natale per gli amici che non sono riuscita a salutare di
persona... e anche per gli altri!

Ogni anno che passa diventa sempre più difficile farmi un'idea sul
Natale. Avere un'opinione in proposito presuppone che si possano fare
auguri di "buon Natale" con un messaggio di fondo, ma forse ognuno
leggerà ciò che vuole leggere, un po' come l'oroscopo che lascia
sempre un margine di interpretazione.

Al di là di tutto, però, mi piace pensare che il Natale sia
un'occasione da cogliere. Sarà perché capita alla fine dell'anno, in
tempo di bilanci non solo finanziari. Sarà...

In tal caso questi auguri sono di un "buon bilancio". Che le vostre
calcolatrici vi diano buone notizie, anche malgrado gli annunciati
odiosi rincari sui prezzi che con certezza ormai matematica affollano
ogni anno in questo periodo le pagine dei quotidiani. Ma soprattutto,
che il vostro personale bilancio sia in attivo, con soddisfazioni
superiori alle delusioni, con più sorrisi che lacrime. E che il 2008
inizi con la marcia giusta.

Se poi avanza tempo, magari tra il Panettone e l'amaro, potrebbe
aiutare il pensiero che il Natale c'è soltanto un giorno all'anno,
quindi non bisogna dargli troppo peso. Se il traffico e la ricerca dei
regali sono stressanti, se le cene si affollano in un'agenda da broker
di New York, è il caso di allargare gli orizzonti e tenere a mente un
paio di cose che sono successe negli ultimi tempi nel mondo.

Piccoli grandi passi che sembrano arrivare tardi, ma "meglio che mai",
come la moratoria sulla pena di morte approvata dall'assemblea
generale delle Nazioni Unite o l'intesa raggiunta a Bali sui
cambiamenti climatici e sulle tappe che porteranno a un nuovo vertice
nel 2009, quando si deciderà il da farsi post-protocollo di Kyoto.

Ecco, l'idea è questa. Se vi manca qualche voce al bilancio potete
attingere ai fatti del mondo. Ma senza esagerare, ché le buone notizie
non sono dietro a ogni angolo!

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