giovedì 12 giugno 2008

Un anno fa

Non è facile ripensare a cuor leggero ai propri viaggi quando si sente il rintocco dell'anniversario.
Soprattutto per chi, come me, tende a essere nostalgica.
Accorgersi che 365 notti fa il cielo sopra di noi era quello stellato del Sahara ha reso più vivo il ricordo e un po' più amaro il fatto che oggi il cielo è quello piovoso di Milano.
Ma in fondo queste non sono che conferme del fatto che un vero Viaggio, come quello in Marocco, si riconosce perché ti resta dentro.
E così ultimamente ogni occasione è buona per progettare la prossima fuga, che paradossalmente dovrebbe portare a considerare la disoccupazione una fortuna, e il lavoro una disgrazia, anche se quel lavoro piace e anche se è proprio grazie a certe responsabilità se poi si riesce a partire.
Un cane che si morde la coda, o forse è solo la vita che abbiamo scelto che si diverte a giocare a ping pong.
In realtà, per chiudere con maggiore ottimismo, qualche fuga si riesce sempre a incastrarla, possibilmente in Vespa... in attesa di un nuovo "Marocco" in qualche nuovo angolo da esplorare.

Alla prossima!
Elly