giovedì 6 settembre 2012

Vota il nostro Luogo del Cuore!


Nè centro, nè periferia, il Mandrione è un luogo a parte. Capita di trovarcisi per caso, magari in fuga dal traffico della Casilina, della Tuscolana o di Tor Pignattara. Ed ecco che quei 2 km di strada costeggiata da un acquedotto antico cambiano le coordinate spazio-temporali.

Le arcate dell'acquedotto sono state un riparo per i molti sfollati durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, e lo stesso Pasolini ne documentò il degrado degli anni seguenti: accampamenti abusivi, droga e prostituzione hanno lasciato nei romani il ricordo di un quartiere pericoloso, da evitare.

Le cose sono cambiate, oggi il Mandrione è un luogo vivibile e riqualificato, con gli edifici color rosso mattone e le persiane verdi che fronteggiano le vecchie pietre. Però potrebbe migliorare ancora! Ad esempio eliminando le lamiere (di Eternit?!) che nascondono le ex-baracche dietro alle quali stanno villini con tanto di antenna parabolica. O attivando la raccolta differenziata per i residenti al posto dei sacchi neri. O ancora rendendo accessibili le aree verdi a ridosso dell'acquedotto.

Nel frattempo c'è chi passa di qui a correre, chi a pedalare, con tanto di sosta nel baretto intorno al civico 60. Il meglio è al tramonto e nel weekend, quando le fabbriche chiudono e il silenzio si riprende il suo posto.

Se vuoi contribuire al miglioramente del Mandrione, votalo anche tu nel censimento dei luoghi del cuore promosso dal FAI - Fondo Ambiente Italiano!



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