lunedì 11 dicembre 2017

Sette cose da fare a Tangeri

Come visitare Tangeri per godersi il fascino della bianca città marocchina? Noi abbiamo fatto così, in un weekend.

1 Visitare la Medina
Come in ogni città araba che si rispetti troverete anche qui la Medina, la città vecchia dentro cui brulica la vita. Perdetevi e ritrovatevi, seguendo l'istinto.

2 Fare una sosta sulla Terrazza dei pigri
Fermatevi a osservare le giovani coppie sposate e i loro figli; sembrano felici e forse tra vent'anni non assomiglieranno ai loro genitori, con gli uomini al bar e le donne nascoste in abiti ultracoprenti. L'abbiamo già detto: i tempi in Marocco stanno cambiando in fretta.

3 Entrare da Madini
Scegliete, e acquistate, il vostro olio essenziale preferito nella profumeria più famosa del mondo arabo.

4 Infilarsi tra i banchi coloratissimi del mercato alimentare
Per un'esperienza che coinvolge tutti i cinque sensi, tra le urla dei pescivendoli e il profumo del mare.

5 Comprare un cd
Anche solo per la bellezza della scritta araba, rigorosamente masterizzato e messo ad alto volume per strada dai venditori.

6 Passeggiare sulla spiaggia il sabato pomeriggio
Provate a vedere se c'è un rettangolo libero da partite di calcio più o meno improvvisate, con le porte segnate da cumuli di zaini e magliette. Se ci riuscite fatemelo sapere...

7 Fare una gita fuori porta
E se vi sentite già un po' abitanti, presi nella spirale del ritmo cittadino, potete concedervi una gita al mare. Dove? Al Cap Spartel, con pranzo a base di pesce. Per due soldi, certo...c'era bisogno di specificarlo?

Ma non dimenticate la cosa più importante: le persone. Potrebbe sembrarvi che a volte la gente vi parli solo per vendervi qualcosa, e spesso sarà così. Potreste "fiutare la fregatura", ma senza essere ingenui date anche una possibilità a chi incontrate lungo il cammino: una risata vale doppio se fatta con Mohammed che racconta di aver provato a sciare quando faceva il muratore nella bergamasca.

Per notizie aggiornate su festival ed eventi: Visit Tangier

Per consigli pratici aggiornati potete leggere anche il post di Maraina.

E voi, siete stati a Tangeri? Avete altri suggerimenti?

martedì 12 febbraio 2013

Italo o Frecciarossa?


Siamo abili conoscitori dei modi per viaggiare tra Roma e Milano, o più in generale tra centro e nord Italia. Con il progressivo sviluppo dell'alta velocità a discapito di treni "normali" (ormai pochissimi e poco affidabili) la scelta non è più se prendere l'alta velocità o meno ma piuttosto se andare in treno, in aereo (low-cost) o direttamente in auto. Ma quando la scelta ricade sul treno (più comodo, più facile, più "terrestre", più flessibile e addirittura più rapido se pur meno economico di un volo low-cost) allora ecco il dilemma: QUALE ALTA VELOCITA'? FRECCIAROSSA O ITALO?

Ecco i PRO e i CONTRO che ho raccolto negli ultimi mesi di scrupolosa analisi. Il vero ago della bilancia?  Il prezzo. Che è da scandagliare ogni volta con ricerche incrociate e una buona dose di flessibilità quanto a date e orari. Per dire... Milano-Roma a tariffa base in smart/seconda costa ad oggi 88 euro su Italo e 86 su Frecciarossa. Ma se avete un minimo di anticipo per prenotare, è da pazzi comprare a prezzo pieno. E' vero, i biglietti in promozione non sono rimborsabili... ma il loro prezzo in promozione può essere davvero vantaggioso. Un esempio? La tariffa più economica (senza lo straccio di un diritto) costa 29 euro su Frecciarossa e 35 su Italo. La differenza è che man mano che si avvicina la data del viaggio è più probabile trovare posti scontati su Italo che non su Frecciarossa, almeno finché non saranno in molti a ricordarsi di valutare entrambi gli operatori.

PERCHE' scegliere ITALO:
- il personale è più gentile, giovane, motivato e formato per essere attento al cliente: con Italo si è verificato il passaggio dal controllore allo stuart
- i posti in prima classe (Ambiente Prime, anziché Smart) sono a un prezzo accessibile in promozione e sono una coccola mica male (ti offrono gli stuzzichini di Eataly, le bibite e il caffè, un giornale da leggere su poltrone in pelle supercomode)
- con un euro in più potete guardarvi un film in sala cinema (anche se, va detto, non è una visione comodissima sui televisori appesi in alto lungo il corridoio)
- i bagni sono accoglienti e luminosi (ci passerete comunque un periodo di tempo limitato...); in alcune carrozze c'è anche il fasciatoio per i bebè
- Italo ferma in stazioni alternative: Porta Susa a Torino, Rogoredo e Garibaldi a Milano, Tiburtina e Ostiense a Roma: potrebbe essere comodo se dovete andare proprio da quelle parti o in altre zone collegate facilmente con la Metropolitana o altri treni locali
- tutto è nuovo, luminoso e splendente, almeno per ora
- dà soddisfazione esercitare il proprio diritto di scelta dopo decenni di monopolio (chissà se senza la concorrenza di NTV - Nuovo Trasporto Viaggiatori, Trenitalia avrebbe riportato da 91 a 86 euro il biglietto a prezzo pieno per Roma-Milano?)
- potete essere i primi a raccontare com'è Italo agli amici
- se trovate una promozione più vantaggiosa di Frecciarossa

:-( Non è tutto rose e fiori comunque...
- l'ambiente Relax è un flop: siamo in Italia, quindi avete ottime probabilità di trovare comunque gente al telefono, bambini vocianti, colleghi "in riunione" davanti al vostro sguardo incredulo
- non c'è il bar per chi viaggia in Smart (alias seconda classe), ma soltanto due macchinette dove con meno di due euro potete accontentarvi soltanto di una bottiglietta d'acqua (tenete da parte gli spicci!)
- alcune stazioni secondarie (come Rogoredo a Milano) in cui ferma Italo sono meno attrezzate ad accogliere i viaggiatori: il bar chiude presto, e anche se c'è Casa Italo l'attesa del treno può essere più scomoda; Torino Porta Susa diventerà bellissima, ma al momento è in costruzione e offre ancora meno.
- i treni non sono molti e gli orari possono non combaciare con le proprie esigenze


PERCHE' scegliere FRECCIAROSSA:
- più treni e più frequenti, fermano quasi tutti a Termini e Centrale (cioè in centro città)
- abitudine
- se avete provato Italo e per qualche motivo non vi è piaciuto
- se trovate una promozione più vantaggiosa di Italo

In comune Italo e Frecciarossa hanno alcuni servizi come il wi-fi gratuito e la durata: minuto più, minuto meno, siamo lì, è chiaro che da periferia a periferia si fa prima che da centro città a centro città, ma poi bisogna vedere dov'è che dovete arrivare IN città. E poi, suvvia: in tre ore scarse da Milano potete essere a Roma e viceversa, senza fermarvi in nessun altra stazione. Avevate veramente così tanta fretta?


E comunque, sempre sempre controllate le promozioni, frutto della concorrenza... 
Per viaggiare ad alta velocità tra Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli, ecco i due siti da consultare:
- www.trenitalia.com - Treni Frecciarossa AV e qualche vecchio Intercity, tutti di di Trenitalia
- www.italotreno.it - Treni Italo AV di Nuovo Trasporto Viaggiatori

Buon viaggio!

Elly

domenica 16 settembre 2012

I consigli di Elly e Fabio: come caricare la Vespa per un viaggio


Muoversi in Vespa per viaggi di più giorni significa automaticamente scegliere di portare il minimo indispensabile: l'ingombro e il peso che vi portate appresso sono inversamente proporzionali al godimento del viaggio.

Tuttavia ci sono cose che non possono mancare e alcune accortezze che possono fare la differenza. Ecco alcuni consigli elencati con la forza dell'esperienza, tenendo conto di un viaggio in due, con due portapacchi (davanti e dietro) e tenda al seguito.

Pressione delle gomme:
- controllarla prima di partire (130 davanti, 210 dietro dato che sarete un bel po' carichi)
- importantissimo verificare che anche la ruota di scorta sia gonfia e performante!

Nel portaoggetti:
- una chiave tubolare del 13 per il cambio ruota
- candela di ricambio con annessa chiave tubolare
- attrezzi vari per manutenzione (indispensabili pinze, chiavi, giraviti) e magari un cavo frizione di scorta
- torcia per eventuali lavori notturni
- mappa!

Abbigliamento e accessori:
- K-way e copripantaloni impermeabili o tutozzo intero
- fascia lombare per entrambi, la schiena ringrazierà
- chiavi di scorta della Vespa, ché non si sa mai...
- uno zainetto per il passeggero per oggetti di pronto utilizzo (tipo i panini)
- casco integrale o quanto più coprente possibile
- giacca antivento (e salva gomiti!)
- bandana o fazzoletto o altro per coprire la gola
- guanti per il guidatore, contro calli e vesciche

Bagagli:
- tenda compatta (2,5/3kg è il top)
- sacchi a pelo leggeri e poco ingombranti
- materassini (i più compatti sono quelli gonfiabili con camere d'aria separate)
- una sacca di plastica resistente (perfetto se con valvola sottovuoto, per limitare ulteriormente l'ingombro) per i vestiti

Se non avete intenzione di dormire in tenda potete limitarvi a un solo portapacchi.

Portapacchi:
- suddividere i pesi tra portapacchi anteriore e posteriore
- meglio mettere le cose più pesanti davanti in modo da bilanciare il peso complessivo del mezzo; occhio però a non impallare il faro anteriore!
- un ragno elastico per ogni portapacchi (e qualche corda elastica di scorta)
- prima di fissare la roba avvolgere i bagagli in una sacca impermeabile (noi usiamo un coprizaino antipioggia del decathlon)

Studio dell'itinerario:
- prendetevela con calma ed evitate tappe troppo lunghe (max 150/200km). Ne va della vostra salute fisica e mentale
- godetevi il viaggio scegliendo strade piacevoli e poco trafficate. Cercate di evitare le superstrade e in generale le strade a più corsie, dove non è bello trovarsi in caso di contrattempi...

Vi invitiamo a commentare se avete consigli da aggiungere o a contattarci per altre info!

Buon viaggio,

fabio

Fare campeggio libero in Norvegia, Svezia e Finlandia. Le regole


Questo post è dedicato a chi cerca informazioni più precise a proposito del campeggio libero in Scandinavia, un'attività altrove impensabile sancita da un diritto, l'Every Man's Access, cioè il diritto d'accesso. Ecco quindi una sintesi di cosa comporta questa regola, e di come è possibile risparmiare qualche soldo stando nella natura.
La fonte principale è Wikitravel e relativi link ufficiali.

In linea di massima, il libero accesso a terreni pubblici o privati vale con l'accortezza di non arrecare disturbo o creare problemi. Quindi, ad esempio: ok passare per un campo non coltivato o un pascolo, purché si richiudano tutti i cancelli perché nel suddetto recinto potrebbero essere custoditi animali. Ok raccogliere funghi e fiori a meno che non siano specie protette. E ancora ok accendere un fuoco purché non si taglino alberi o salvo esplicite restrizioni...e così via.
Nel caso specifico del campeggio libero, questo è possibile anche senza chiedere il permesso al proprietario se si rimane ad almeno 150 metri da abitazioni. In Svezia, a differenza che negli altri Paesi, la tenda può restare al massimo per 24 ore, dopodiché è necessario chiedere il permesso o andarsene. Ovviamente non bisogna in nessun caso lasciare rifiuti o lasciare un'impronta negativa sul territorio.

In Svezia il diritto al pubblico accesso è una regola non scritta ma universalmente condivisa e prende il nome di Allemansrätten. Il corrispettivo finlandese è lo Jedermansrechte. Ulteriori informazioni sulla legge norvegese si trovano invece qui.

giovedì 6 settembre 2012

Vota il nostro Luogo del Cuore!


Nè centro, nè periferia, il Mandrione è un luogo a parte. Capita di trovarcisi per caso, magari in fuga dal traffico della Casilina, della Tuscolana o di Tor Pignattara. Ed ecco che quei 2 km di strada costeggiata da un acquedotto antico cambiano le coordinate spazio-temporali.

Le arcate dell'acquedotto sono state un riparo per i molti sfollati durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, e lo stesso Pasolini ne documentò il degrado degli anni seguenti: accampamenti abusivi, droga e prostituzione hanno lasciato nei romani il ricordo di un quartiere pericoloso, da evitare.

Le cose sono cambiate, oggi il Mandrione è un luogo vivibile e riqualificato, con gli edifici color rosso mattone e le persiane verdi che fronteggiano le vecchie pietre. Però potrebbe migliorare ancora! Ad esempio eliminando le lamiere (di Eternit?!) che nascondono le ex-baracche dietro alle quali stanno villini con tanto di antenna parabolica. O attivando la raccolta differenziata per i residenti al posto dei sacchi neri. O ancora rendendo accessibili le aree verdi a ridosso dell'acquedotto.

Nel frattempo c'è chi passa di qui a correre, chi a pedalare, con tanto di sosta nel baretto intorno al civico 60. Il meglio è al tramonto e nel weekend, quando le fabbriche chiudono e il silenzio si riprende il suo posto.

Se vuoi contribuire al miglioramente del Mandrione, votalo anche tu nel censimento dei luoghi del cuore promosso dal FAI - Fondo Ambiente Italiano!