sabato 2 aprile 2011

Kurdistan


Il nostro viaggio si avvicina alla fine ma forse in questi ultimi giorni stiamo concentrando le esperienze di viaggio piu' piene. L'assenza del turismo di massa rende tutto piu' autentico e la gente piu' genuina. Si respira un'atmosfera di grande serenita' e il passare dei mezzi blindati dell'esercito o la frequenza di basi militari sono l'unica testimonianza delle non risolte tensioni politiche tra il governo e i movimenti separatisti curdi.

Anche il paesaggio e' cambiato. Siamo sempre intorno ai 1000 metri di quota, ma le temperature si sono alzate e l'afa inizia a farsi sentire in questi primi giorni di primavera (un altro dei vantaggi del viaggio fuori stagione). Colline sassose e aride e di tanto in tanto piane che devono il loro verde al sistema di dighe di iniziativa governativa. Come quella sul fiume Tigri, che entro un paio d'anni e' destinata a far scomparire il villaggio di Hasankeyf. Per gli abitanti ci saranno nuove case sulla sponda opposta del fiume, ma sotto l'acqua resteranno le testimonianze di millenni di storia. Osman - il ragazzo che ci fa strada tra le moschee in rovina, i resti romani e le abitazioni trogloditiche - ci fa notare che per allora abiteranno sulla montagna che oggi e' il paesaggio fuori dalle loro finestre e da li' non potranno che osservare l'acqua che copre il loro passato.

Da un villaggio semisperduto a una citta' di un milione di abitanti: Diyarbakır. Ci siamo stati oggi e abbiamo trascorso qualche ora piacevole paseggiando nel bazar, nei vicoli stracolmi di bambini vocianti e soprattutto tra i monumenti dı basalto nero (purtroppo pero' al momento la Ulu Camii - fiore all'occhiello della citta' - e' chiusa per restauro).

In serata siamo rientrati a Mardin, la nostra base per l'esplorazione della regione. Da questo formicaio di case abbarbicate sul costone di una montagna avviene il nostro primo incontro con la Siria. A quella pianura verde, che ammiriamo in lontananza bevendo l'ennesimo te' della giornata dalla terrazza di un bar, non possiamo che promettere che il prima possibile ci riproveremo.

Domani sı parte per Şanli Urfa.

Hoşçakal!

Elly e Fabıo

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