lunedì 24 agosto 2009

News da Stoccolma

Nella civilissima Svezia, dopo un tour del Grande Nord, ci apprestiamo a prendere un treno per Goteborg...
Tempi strettissimi... ma volevamo lasciare un segno.
Il resto lo stiamo scrivendo "a mano" per ora.
A prestooooo
Elly e Fabio

sabato 8 agosto 2009

Falsa partenza



Oggi è stato uno di quei venerdì 7 agosto in cui non si fa che parlare di vacanze, di viaggi e partenze, di prenotazioni last minute. Vedo agende che si chiudono, esauste, e che rivedranno il sole tra un paio di settimane, ci sono valigie che non si chiudono tanto sono piene. Ci sono lavatrici da riempire e case da svuotare, sul terrazzo vasi di piante che ripassano mentalmente la danza della pioggia per sopravvivere a questo caldo agosto e al suo spopolamento.

Io? Io ho salutato, telefonato, avvisato, organizzato, ringraziato e rimandato... ci si rivede tutti il 31 agosto, con questa bella lista di cose già organizzata, ché così poi ce ne possiamo dimenticare per un po'.

Ma la mia è una falsa partenza.

Nello zaino ci sono ancora pc e libri, mouse e auricolari. Il lavoro mi sta dietro come un fedele amico a quattro zampe. Sarà così ancora per qualche giorno, davanti a uno schermo non più sommerso dalle email e a telefono stranamente quieto. Surreale, ma vero.

Poi però arriva il mio turno, da condividere al massimo con il vicino di casa (se non è già partito) e soprattutto con Fabio che sarà con me nella nostra avvenutra per Capo Nord! Dai, ché in fondo non manca molto...
Elly

giovedì 16 luglio 2009

Nord nord nord!


Una nuova avventura in arrivo, un nuovo viaggio all'orizzonte che sta riempiendo il nostro tempo libero con libri e mappe. Questa volta, accantonato (ma solo per poco) un progetto verso l'Oriente, ci dirigiamo a nord che più nord non si può.
Capo Nord, stiamo (quasi) arrivando!

A presto per prossimi aggiornamenti...

domenica 21 giugno 2009

Sul passo Crocedomini


Vertigine, vento gelido, visioni di uno scenario lunare. Che lo si percorra in moto o in auto, il Crocedomini lascia il segno.
Ci siamo tornati due volte a giugno. La prima in Vespa, fino al rifugio e poi rapidamente sui nostri passi per scongiurare un temporale in arrivo con un abbigliamento più improvvisato del solito. La seconda su quattro ruote, con lo stesso rischio di pioggia imminente ed effetti di luce tra il gotico e il fotoritocco by Madre Natura.

Dai 343 metri d'altitudine di Breno - Vallecamonica al passo (1892 metri) si snoda una strada di circa 20 chilometri perlopiù stretta e tortuosa, con pendenza pronunciata salvo saltuari piani e allargamenti di carreggiata. Si attraversa un paesaggio vario, fatto di pascoli, cascine, boschi, rocce e cascate. Dal rifugio (ci si può fermare a pranzo o per uno spuntino, fare una passeggiata panoramica, le foto etc... o fermarsi anche a dormire) si prosegue per Bagolino... OPPURE (la nostra scelta) una strada in gran parte sterrata dalla parte opposta vi fa sbucare in Val Trompia dopo il Passo Maniva. Nel primo lungo tratto si attraversa su un altopiano un territorio completamente disabitato, decisamente panoramico punteggiato di laghetti alpini, pascoli e qualche nevaio, fino a trovarsi al cospetto di due gigantesche antenne satellitari retaggio di una base militare in disuso. Effetto surreale assicurato. Qui torna l'asfalto, la carreggiata si fa più ampia, si attraversano ancora boschi e prati, fino a ritrovare i centri abitati. Svoltando a destra da Lavone si raggiunge Pisogne e il lago d'Iseo.

Insomma, ne vale la pena. Ma attenzione: il passo è aperto soltanto dalla tarda primavera a fine estate. Il rifugio (t. 0364 310425) è aperto da maggio a ottobre.

Clicca qui per vedere la mappa del percorso e qui sotto
Passo Crocedomini
per le foto della nostra gita.

giovedì 9 aprile 2009

Curve


Se tutto è davvero relativo cinque anni possono essere tanti o pochi. In nessun caso irrilevanti se si contano le esperienze, le occasioni colte e, per forza di cose, quelle mancate. I treni presi e quelli persi, le notti di sonno e quelle insonni, le luci accese e quelle spente.

E visto che questo è un blog sul viaggio, così come la vita, sento il bisogno di fare un bilancio, di quelli che a volte aiutano a vedere le cose da un'altra prospettiva.

In cinque anni abbiamo calpestato le strade popolari di Lisbona, l'erba umida dell'Irlanda, le distese tinte d'inverno della Camargue, i viali colorati di Barcellona, i sentieri a picco sul mare delle Cinque Terre, gli spazi malinconici della Scozia, le strade deserte di una Croazia fuori stagione, le curve della Maremma toscana, la steppa dell'Ungheria, le strade sconnesse della Romania, i vicoli surreali di Porto, le piazze dei suq marocchini, le dune del Sahara, le vie alternative della Sardegna, i sentieri e la neve delle Alpi, e un'infinità di altri piccoli luoghi che ci sono apparsi sempre grandi.

Abbiamo dormito sotto le stelle e toccato l'acqua dell'oceano, assaggiato piatti di cui non sapevamo pronunciare il nome e bevuto acqua che avremmo fatto meglio a evitare, usato il corpo dove le parole non erano in grado di arrivare.

Abbiamo atteso e ci siamo affrettati, abbiamo provato e a volte ci siamo riusciti. Abbiamo accorciato e allungato le distanze.

Abbiamo vissuto.
E, qualunque cosa il futuro abbia in mente per ognuno di noi dietro la prossima curva, continueremo a farlo.

Elly

martedì 3 febbraio 2009

Colere, fuori dalle piste battute


Siamo scivolati in una nuova pagina del calendario passando dentro una nuvola: alle nostre spalle il disegno effimero delle linee lasciate sulla neve fresca ai piedi della Presolana.

Colere (BG), sabato 31 gennaio 2009.
Il compleanno di Andrea e Flavio è nell'aria da settimane; se ne parla, si organizza, si prenota... poi tutto è pronto e si parte, con uno zaino minimale, uno skipass bigiornaliero e la meta della serata: il rifugio Albani! Un rifugio vero a quasi 2.000 metri lontano dalle piste e privilegiato dagli scialpinisti, ma anche da chi, come noi, tavola o sci ai piedi, preferisce uscire dai sentieri battuti in senso non solo metaforico.

Una stufa a legno, un sacco a pelo, amici vecchi e nuovi... dopo tutti i festeggiamenti possibili alla fine la montagna è lì a ricordarti che per stare bene non servono molti "gadget". Che il parco dei divertimenti è lì attorno a te a perdita d'occhio ma che devi anche guadagnartelo con gambe, polmoni e un po' di coraggio.

Si potrebbero raccontare molti istanti di questa due giorni passata tra nebbia fitta e fiocchi di neve giganti, tra polenta e vov, lungo distese bianche semideserte che sembravano solo nostre. E forse, nostre, lo erano davvero.

Cliccate qui per vedere su Youtube tre brevi video che documentano le prodezze sulla neve di alcuni dei partecipanti...


Indirizzi utili:


**Colere Ski Area
: www.colereski.it; ci si può innamorare di questa stazione sciistica della Val di Scalve per molte ragioni, che fanno di Colere una località più da aficionados che da orde di pullman del week-end. Dimensioni intime per numero di impianti e di piste, ma con tracciati larghi e abbastanza divertenti da non annoiare mai. Fa più freddo che altrove, ma la neve rasenta la perfezione, e poi le occasioni per riscaldarsi nei rifugi non mancano! Quello che manca di solito è il respiro quando si arriva in vetta con l'ultima seggiovia: merito del panorama da poster che vi accoglie, con la parete nord della Presolana, e sotto i piedi un tappeto di nuvole o le valli in formato Legolandia.

**Rifugio Albani: t. 3204890296; l'apertura invernale segue il calendario degli impianti di risalita. Un paradiso a 1940 metri dominato dalla parete nord della Presolana dove fare una sosta, pranzare, cenare e pernottare, con proposte all inclusive e convenzioni skipass. Rientro in motoslitta oppure (per chi vuole) in fuoripista. Cucina di montagna appagante e atmosfera molto accogliente!

** Pub Nevada: poco prima degli impianti, di fronte al parcheggio, è la sosta obbligata del dopo sci. I vostri scarponi vi condurranno senza ripensamenti verso un boccale di birra e magari una pizza: ne uscirete ritemprati e pronti ad affrontare il viaggio di ritorno.

Vi servono consigli su questa meta o avete altri suggerimenti da dare e condividere? Volete dire la vostra su questo post? Lasciate un commento!

lunedì 12 gennaio 2009

Il miglior pollo al curry...












Dopo lunghe ricerche su internet e molte sperimentazioni siamo finalmente in grado di proporvi la miglior ricetta al curry possibile. Amici indiani ci garantiscono che la pietanza è fin più gustosa di quella che si può mangiare nella loro patria*.

Ingredienti (per due persone):
- 350 gr. pollo disossato
- 2 carote
- 1 cipolla
- 1 vasetto di yogurt intero (meglio quello greco)
- succo di mezzo limone
- sale
- curry

Preparate un trito fine di cipolla e carote. Tagliate il pollo a pezzetti e fatelo cucocere in padella con un po' d'olio finché non ha preso colore; poi aggiungete il trito e fate insaporire il tutto. Dopo qualche minuto è la volta del curry in quantità: non limitatevi a una spruzzatina, dato che è l'elemento principe del piatto! Noi ne mettiamo tre cucchiaini. Lasciate cucocere per almeno un quarto d'ora aggiungendo un po' di sale e un bicchiere d'acqua calda per mantenere la carne tenera. A cottura ultimata togliete la padella dal fuoco e versate il succo di limone e lo yogurt. Girate per amalgamare il tutto e servite caldo.

Come contorno va benissimo il riso basmati: noi lo facciamo cuocere con un po' di zenzero in salamoia per aumentare il profumo.

Buon appetito!


* informazione non vera.

mercoledì 7 gennaio 2009

Sardegna in Vespa - le foto!

Ecco una selezione delle foto scattate durante il viaggio... buona visione!
Clicca su di noi per vedere l'album.

Sardegna in Vespa

Time in jazz - un assaggio da Pattada

Online su youtube il primo dei contributi video girati durante il viaggio estate 2008: Sardegna in Vespa.
Iniziamo dal culturale... con un reading di Gavino Ledda accompagnato da improvvisazioni di Paolo Fresu nel centro storico di Pattada, durante il festival musicale Time in Jazz.
Clicca qui per vederlo!

domenica 4 gennaio 2009

David Le Breton. Il mondo a piedi

Questo elogio della marcia è un libro edito da Feltrinelli Traveller in edizione economica uscito in Francia nel 2000 e prontamente tradotto in italiano.

Perché leggerlo?
Perché come disse una volta Fabio (autore di questo apprezzatissimo regalo che da un po' di tempo abita a casa) quando avevamo perso un autobus "i piedi sono un mezzo di trasposto sottovalutato".

In queste pagine si riscopre che camminare aiuta a pensare, a incontrare le persone, "è un gesto trasgressivo, una potente affermazione di libertà". Il cammino ti mette in costante contatto con la terra che attraversi, ne assapori ogni passo e ogni arrivo è una tappa simbolica che dà senso al percorso di una vita intera. La lentezza diventa una chiave per la conoscenza.

Se siete camminatori o aspirate ad esserlo, se come noi avete avuto la fortuna di conoscere (o anche solo di leggerne) il cammino di viaggiatori come Marino Curnis o Fabrizio Ardito, non potrete che apprezzare questa lettura e... iniziare (o continuare) a camminare!

La scheda dell'editore.

Alla scoperta di... Sappada (BL)

Per chi ha voglia di un po' di montagna vera, d'estate o d'inverno, uno dei nostri consigli è sicuramente Sappada. A ottobre 2008, durante un tour lavorativo sul turismo nel bellunese, ci siamo imbattuti in questo paese del Veneto lontano anni luce dalla movida di località sciistiche come l'arcinota Cortina d'Ampezzo. Di tutti i luoghi che abbiamo visitato nel territorio provinciale, Sappada merita un posto speciale nella nostra "classifica": grazie al rispetto per la cultura di montagna ha mantenuto un aspetto quasi da favola, con le caratteristiche case in legno e una buone dose di folklore che si manifesta soprattutto nel periodo del Carnevale, che qui dura ben 3 settimane!

Per rendere l'idea, immaginate una decina di borgate che si stendono a destra e a sinistra della strada principale: intorno montagne, e se proseguite... Sauris e il Friuli Venezia Giulia. La sensazione è quella di tornare alle origini del rapporto tra l'uomo e la montagna: è il messaggio di fondo della maschera tipica, il Rollate (mettete l'accento sulla "o"!) che con i baffoni, il costume di pelo e il campanaccio allontana i pericoli. In fondo qui le origini sono "di casa", visto che a Sappada si trovano nientemeno che le sorgenti del fiume Piave...

Noterete che la scultura del legno è una presenza costante non soltanto durante il Carnevale, quando adulti e bambini sfilano in maschera, ma anche sulle facciate delle case. Per approfondire il discorso potete "attaccare bottone" con uno dei tanti scultori e artigiani. Un esempio? Passate da Pierfrancesco Solero, alias Piersole: sulle orme del padre ha scolpito da ragazzo la sua prima maschera e continua a creare numerosi oggetti in legno che potrete ammirare e comprare nel suo negozio-bottega. L'Art House è lungo la strada principale, sulla destra venendo da valle, di fianco al fotografo: entrateci e vi accoglieranno il profumo del legno e una buona dose di gioviale condivisione delle tradizioni locali.

I bei ricordi sono amplificati da una notte passata nel bellissimo agriturismo di Margherita Piller, in località Cima. Seguite la strada che sale con qualche tornante e troverete il Voltan Haus, affacciato sulla piazzatta principale. Non potrete che restarne soddisfatti: un mix di architettura tradizionale e restauro di un vecchio stabile dove il legno, ancora una volta, la fa da padrone dentro e fuori. In questo bed and breakfast le stanze sono accoglienti e curatissime, e al risveglio il breakfast vi resuscita con un buffet sensazionale di marmellate biologiche, brioches, pane, succhi e soprattutto torte, che Margherita (forse merito anche della sua innata gentilezza) ha un dono speciale nel realizzare. Non lasciatevi scappare lo strudel, una delizia senza pari.

Periodo del Carnevale a parte, potreste essere tentati dal non fare semplicemente nulla e godervi lo spettacolo delle montagne che circondano il borgo; oppure darvi al trekking d'estate o allo sci d'inverno. Il comprensorio non è grandissimo, ma ci dicono che un po' di varietà di piste c'è per la discesa, incluso parco per i giochi sulla neve, mentre i boschi fanno da scenario ai percorsi di fondo che hanno dato i natali ad atleti del calibro di Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer.

Siamo così entusiasti che questo post sembra una pubblicità a pagamento... ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze. E' tutto vero e certificato dalla nostra esperienza di viaggiatori on the road!

Ed ecco gli indirizzi:

Il negozio-bottega di Pierfrancesco Solero è Art House: Borgata Hoffe 38, t. 0435469341, www.saporidimontagna.it

Il Voltan Haus si trova in via Cima 65, t. 043566168, www.voltanhaus.it. In base alla stagione una camera doppia costa da 35 a 50 euro, colazione inclusa.

Per informazioni turistiche potete contattare l'ufficio IAT in Borgata Bach 11, t. 0435469131, www.infodolomiti.it