domenica 10 giugno 2007

Marocco - In viaggio - News da Marrakech


Visitando il Marocco si ha la tentazione di dire "sembra di essere rimasti a cent'anni fa". Niente di più falso! Tra i carretti dei venditori ambulanti e i suk di Marrakech fioriscono le insegne degli internet point (non soltanto nelle zone frequentate dagli occidentali, ma anche nei vicoli più remoti della medina). E nei villaggi berberi delle montagne dell'Alto Atlante le case di fango non avranno molti comfort, ma sui tetti svettano immancabili le antenne paraboliche. È come se la povertà diffusa avesse costretto i Marocchini a scegliere tra tecnologie utili e futili. E tra quelle utili vince il desiderio di comunicare. Ecco allora che sui sentieri, lungo montagne oltre i 4000 metri, non c'è tecnologia che superi in efficienza il dorso di un mulo, e le acque dei torrenti possono ancora sostituire le lavatrici. Ma anche l'ultimo dei pastori avrà in tasca un telefono cellulare. Ebbene sì, anche in Marocco siamo nel ventunesimo secolo, anche senza spremiagrumi, pastamatic, minipimer, ascensori, cancelli automatici, ipod, tv al plasma, auricolari bluetooth, etc...
Stasera si volta pagina: destinazione Zagora, alle porte del deserto.


PS: Grazie per essere virtualmente con noi!

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