domenica 27 marzo 2011

Istanbul


Difficile dire di Istanbul cose che non sono già state dette, la sua grandezza, il suo essere a cavallo tra Occidennte e Oriente non solo nella geografia ma anche nel miscuglio di atmosfere, nell'energia che emana...in questo momento sembra tutto scontato, ovvio, per quella che è stata una delle città più importanti del mondo. Fabio è qui per la terza volta, io sono una principiante. Abbiamo mediato tra ciò che non potevo perdermi io e ciò che si era perso lui le volte precedenti. Abbiamo camminato tanto, su e giù, raggiunto i mercati e le moschee di Sultanhamet (le basi) e la periferia ovest lungo le mura di Fatih (la chicca di autenticità). Il nostro ostello è a Galata, in un vicolo non lontano dalla torre genovese. Sopra di noi la movida di Iskital e Taksim...ma le abbiamo appena sfiorate venerdì sera all'arrivo dall'aeroporto mentre ieri l'abbiamo lasciata alle spalle.

Oggi visiteremo Uskudar, la zona di Istanbul al di là del Bosforo, quella più propriamente asiatica. Sarà una visita speciale perché lì vive un cugino di mio padre della cui esistenza recproca abbiamo appena saputo. Ci incontreremo e conosceremo questo pezzetto inatteso di famiglia.

Purtroppo dalla Siria le notizie non sono incoraggianti: chi si sta ribellando non accenna a smettere di farsi sentire, le reazioni sono violente in diverse città ormai e la notizia dalle 4 righe di agenzia ha raggiunto anche i media europei (il tempo di trovare un inviato...). Quindi stiamo elaborando un piano B per restare in Turchia. La delusione si sente.

Comunque stasera lasceremo Istanbul. Le suggestioni di questa città incredibile le portiamo con noi, mentre andiamo alla scoperta della Turchia. E' un Paese enorme, e dovremo fare un bel po' di scelte. Nei prossimi giorni vi diremo com'è andata...

Nessun commento: