domenica 4 gennaio 2009

Alla scoperta di... Sappada (BL)

Per chi ha voglia di un po' di montagna vera, d'estate o d'inverno, uno dei nostri consigli è sicuramente Sappada. A ottobre 2008, durante un tour lavorativo sul turismo nel bellunese, ci siamo imbattuti in questo paese del Veneto lontano anni luce dalla movida di località sciistiche come l'arcinota Cortina d'Ampezzo. Di tutti i luoghi che abbiamo visitato nel territorio provinciale, Sappada merita un posto speciale nella nostra "classifica": grazie al rispetto per la cultura di montagna ha mantenuto un aspetto quasi da favola, con le caratteristiche case in legno e una buone dose di folklore che si manifesta soprattutto nel periodo del Carnevale, che qui dura ben 3 settimane!

Per rendere l'idea, immaginate una decina di borgate che si stendono a destra e a sinistra della strada principale: intorno montagne, e se proseguite... Sauris e il Friuli Venezia Giulia. La sensazione è quella di tornare alle origini del rapporto tra l'uomo e la montagna: è il messaggio di fondo della maschera tipica, il Rollate (mettete l'accento sulla "o"!) che con i baffoni, il costume di pelo e il campanaccio allontana i pericoli. In fondo qui le origini sono "di casa", visto che a Sappada si trovano nientemeno che le sorgenti del fiume Piave...

Noterete che la scultura del legno è una presenza costante non soltanto durante il Carnevale, quando adulti e bambini sfilano in maschera, ma anche sulle facciate delle case. Per approfondire il discorso potete "attaccare bottone" con uno dei tanti scultori e artigiani. Un esempio? Passate da Pierfrancesco Solero, alias Piersole: sulle orme del padre ha scolpito da ragazzo la sua prima maschera e continua a creare numerosi oggetti in legno che potrete ammirare e comprare nel suo negozio-bottega. L'Art House è lungo la strada principale, sulla destra venendo da valle, di fianco al fotografo: entrateci e vi accoglieranno il profumo del legno e una buona dose di gioviale condivisione delle tradizioni locali.

I bei ricordi sono amplificati da una notte passata nel bellissimo agriturismo di Margherita Piller, in località Cima. Seguite la strada che sale con qualche tornante e troverete il Voltan Haus, affacciato sulla piazzatta principale. Non potrete che restarne soddisfatti: un mix di architettura tradizionale e restauro di un vecchio stabile dove il legno, ancora una volta, la fa da padrone dentro e fuori. In questo bed and breakfast le stanze sono accoglienti e curatissime, e al risveglio il breakfast vi resuscita con un buffet sensazionale di marmellate biologiche, brioches, pane, succhi e soprattutto torte, che Margherita (forse merito anche della sua innata gentilezza) ha un dono speciale nel realizzare. Non lasciatevi scappare lo strudel, una delizia senza pari.

Periodo del Carnevale a parte, potreste essere tentati dal non fare semplicemente nulla e godervi lo spettacolo delle montagne che circondano il borgo; oppure darvi al trekking d'estate o allo sci d'inverno. Il comprensorio non è grandissimo, ma ci dicono che un po' di varietà di piste c'è per la discesa, incluso parco per i giochi sulla neve, mentre i boschi fanno da scenario ai percorsi di fondo che hanno dato i natali ad atleti del calibro di Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer.

Siamo così entusiasti che questo post sembra una pubblicità a pagamento... ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze. E' tutto vero e certificato dalla nostra esperienza di viaggiatori on the road!

Ed ecco gli indirizzi:

Il negozio-bottega di Pierfrancesco Solero è Art House: Borgata Hoffe 38, t. 0435469341, www.saporidimontagna.it

Il Voltan Haus si trova in via Cima 65, t. 043566168, www.voltanhaus.it. In base alla stagione una camera doppia costa da 35 a 50 euro, colazione inclusa.

Per informazioni turistiche potete contattare l'ufficio IAT in Borgata Bach 11, t. 0435469131, www.infodolomiti.it

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